Guardo le vostre tragedie da fuori ma tradisco il ruolo da supposto spettatore. Come in un incubo è sempre in allerta. sei un essere umano come me, e che non c'è meno probabilità che in un baleno mi trovi anche io a guardare la platea dall'alto di questo mare di lacrime. Finché posso chiudo la porta, ma mi rimane dentro quello schiaffo alla speranza, e il tuo odore ammalato. Entro nel buio umido sconsolata, dispiaciuta per me. Ma tanto per te. Guardo il tuo citofono, il tuo nome uguale a tutti gli altri, la tua porta anche. Dietro tu, il tuo carcere quotidiano. Mi penso fortunata, e un po' tremo.
Dentro è tutto un tumulto.
lunedì 9 gennaio 2012
domenica 16 gennaio 2011
Cose che mi fanno ridere.
1)La gente che cade. più è rocambolesca e fuori contesto la cosa, più è intrattenibile la reazione di risata.(e sono quasi fisioterapista, no bene)
2)Quando la Morri salta su con un gergo popper, che l'ultima volta lo avevo sentito che eravamo in 3 superiore.
3)Battute demenziali.
4)Le imitazioni riuscite.
5)Ace Ventura.
6)Immaginare scene in cui faccio qualcosa di terribilmente vergognoso, in un contesto che richiede serietà, immaginarmi le conseguenze. (sputare su un muro in mezzo al corridoio di Baggiovara).
7) Raccontare con enfasi una cosa spiacevole che mi è successa alle mie amiche.
8) La duca che fa il gesto dell'eloquenza.soprattutto se inerente (il 99% delle volte) al grande e inflazionato tema GELOSIA.
9)Gli strafalcioni
10)Chi racconta le proprie figure di merda atomiche con ironia.
11)I commentio della Gialappas.
12) i "tra".
13) Le facce.
14) La savo che mi chiama da Milano col morale in culo dicendomi che al Placement test ha fatto "LIVELLO SCHIFOMERDA"
15) Mettermi a pensare a gag storiche poco prima di dormire, ridere da sola nel letto, ridere ancora di più proprio perchè mi rendo conto che sto ridendo nel letto.
16)Quando sto facendo qualcosa che non sono brava a fare,e guardarmi improvvisamente da fuori.
17)Fabio De Luigi.
18) Antonio Albanese.
19)Gli arrivi dialettali degli over 70, ma gli arrivi dialettali in generale.
20) Gigi Proietti.
21)La patti che al telefono con una Francese, parlando in inglese, una volta ricevuta la comunicazione delle piazzole terminate nel campeggio, esclama "ah....nothing!" (ah, niente!)
22)I soprannomi delle medie.
23)Mio fratello, quel coglionazzo.
24) Lele che imita sua madre quando gli dice che è la figlia che non ha mai avuto.
25) Mia madre quando usa termini popper, e mi dice che effettivamente quella canotta da sola è "da nerz".
26) I cipollini (bimbi da 1 a 3 anni) che ridono, o fanno le loro gag.
27)Le foto imbarazzanti.vedi sopra.
28) Chattare con la patti, dove più volte sono arrivata a piangere.
29) Le altre quando mi sfottono per come ero da piccola.
30) La savo che salva sua madre sul cellulare come "macigno", perchè "è pesante", e tutte le volte leggere la chiamata in arrivo "macigno cell".
domenica 9 gennaio 2011
Fanculomerda.
Presentando in anteprima nello spazio "titolo" l'imprecazione ufficiale del 2011, sputo anche un po' di merda sulla pagina blu, che ormai è abituata ai miei mistrattamenti, a incontrarmi solo col culo di traverso.
In questo momento sono una stronza. Non scrivo tutto ciò che vorrei perchè non posso, e soprattutto non voglio, ma un po' mi crogiolo nella sensazione di rabbia giustificata.
Non lo sono quasi mai.
Roghi, scene memorabili di crocifissione verbale, uscite di scena teatrali popolano miei pensieri senza il fastidioso guinzaglio del senso di colpa. scorazzano, sono hoolingans a piede libero nel mio cervello.
Una meraviglia.
Vado a letto.
In questo momento sono una stronza. Non scrivo tutto ciò che vorrei perchè non posso, e soprattutto non voglio, ma un po' mi crogiolo nella sensazione di rabbia giustificata.
Non lo sono quasi mai.
Roghi, scene memorabili di crocifissione verbale, uscite di scena teatrali popolano miei pensieri senza il fastidioso guinzaglio del senso di colpa. scorazzano, sono hoolingans a piede libero nel mio cervello.
Una meraviglia.
Vado a letto.
martedì 4 gennaio 2011
Punta F, mi raccomando
Sennò esplodo.
Giro attorno alla pagina psichedelica excel come un bambino attorno al tavolo dei compiti in sala, come un gatto attorno alla bacinella dell'acqua.
Che palle che palle che palle.
Scrivo i titoli di ciò che contengono sui cd anonimi (diversi, devo dire), tali da quando l'ultimo indelebile punta F. mi ha abbandonato.
L'ho ricomprato ieri, e adesso lo faccio, ordinatamente, mi calma.
Ordino le mie cose solo quando percepisco disordine dentro.
Nell'impossibilità di ordinare ciò che percepisco come tendente a infinito ( e la x sia chiaro è il casino), ordino la scrivania.
Il tratto è bellissimo, scrivo bene sopra ai cd.
Giro attorno alla pagina psichedelica excel come un bambino attorno al tavolo dei compiti in sala, come un gatto attorno alla bacinella dell'acqua.
Che palle che palle che palle.
Scrivo i titoli di ciò che contengono sui cd anonimi (diversi, devo dire), tali da quando l'ultimo indelebile punta F. mi ha abbandonato.
L'ho ricomprato ieri, e adesso lo faccio, ordinatamente, mi calma.
Ordino le mie cose solo quando percepisco disordine dentro.
Nell'impossibilità di ordinare ciò che percepisco come tendente a infinito ( e la x sia chiaro è il casino), ordino la scrivania.
Il tratto è bellissimo, scrivo bene sopra ai cd.
venerdì 12 novembre 2010
Al cuor non si comanda.
Scala A 2 piano, camera 14.
La nonna fa fatica a stare nel letto, è grossa, non è mai comoda, ma è sempre lei.
"Stràla!" appena entro.
Parenti, pro zii, pro nipoti, mio padre, tutti attorno alla Pia che è fiacca.
Gli zii che intavolano un discorso su chi morirà prima, e la dialisi,e l'età.bello.
La signora del letto di fianco ha i baffi, belli bianchi.
Magrina, con gli occhiali spessi, mangia al tavolo, la aiuta quella che dev'essere sua figlia. Dopo poco la saluta, che si rivedranno stasera.
La signora non ha parlato fino a quel momento.
La figlia è sull'uscio ormai.
Una vocina piccola:
"da un bes ai putin".
gli occhi inondati, il dito che trema stringendo il lenzuolo, tutta rossa in viso.
La figlia dice che sarà fatto,ride uscendo, guardandomi:
"i putin i gh'han vintedu an"
La nonna fa fatica a stare nel letto, è grossa, non è mai comoda, ma è sempre lei.
"Stràla!" appena entro.
Parenti, pro zii, pro nipoti, mio padre, tutti attorno alla Pia che è fiacca.
Gli zii che intavolano un discorso su chi morirà prima, e la dialisi,e l'età.bello.
La signora del letto di fianco ha i baffi, belli bianchi.
Magrina, con gli occhiali spessi, mangia al tavolo, la aiuta quella che dev'essere sua figlia. Dopo poco la saluta, che si rivedranno stasera.
La signora non ha parlato fino a quel momento.
La figlia è sull'uscio ormai.
Una vocina piccola:
"da un bes ai putin".
gli occhi inondati, il dito che trema stringendo il lenzuolo, tutta rossa in viso.
La figlia dice che sarà fatto,ride uscendo, guardandomi:
"i putin i gh'han vintedu an"
mercoledì 10 novembre 2010
Sogno
E' la prima cosa che faccio, da quando ho ripristinato l'ortostatismo, perchè voglio che sia più vivida possibile, i sogni se ne vanno in fretta, fanno quasi male dal gran che sono vivi.. pensi alla colazione e già se ne sta andando, con le emozioni che era.
Eravamo in una casa, di quelle che danno in affitto alle parrocchie per i ritiri spirituali, mi sveglio tardi, esco, io so che è circa mezzogiorno, ma fuori è buio. La gente è in giro, le macchine tutto vive, ma è buio.
L'anna mi parla, scherziamo un po' come sempre, provo a trasmetterle quella preoccupazione che mi sta assalendo, ma oltre a confermare che è tutto molto strano, lei non sembra fare.
Continuo a camminare, e lo scenario è (pur non essendoci mai stata) di quelle città arabe da billionaire, una sorta di piccola venezia fatta a piscina, gente ricca, belle ragazza con tacchi alti, ed è ancora buio-giorno.
E' stato qualcosa di ancestrale, primordiale, non riesco spiegarlo, vicino alla paura della Fine.
Il buio di giorno.
Eravamo in una casa, di quelle che danno in affitto alle parrocchie per i ritiri spirituali, mi sveglio tardi, esco, io so che è circa mezzogiorno, ma fuori è buio. La gente è in giro, le macchine tutto vive, ma è buio.
L'anna mi parla, scherziamo un po' come sempre, provo a trasmetterle quella preoccupazione che mi sta assalendo, ma oltre a confermare che è tutto molto strano, lei non sembra fare.
Continuo a camminare, e lo scenario è (pur non essendoci mai stata) di quelle città arabe da billionaire, una sorta di piccola venezia fatta a piscina, gente ricca, belle ragazza con tacchi alti, ed è ancora buio-giorno.
E' stato qualcosa di ancestrale, primordiale, non riesco spiegarlo, vicino alla paura della Fine.
Il buio di giorno.
domenica 7 novembre 2010
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