domenica 16 gennaio 2011
Cose che mi fanno ridere.
1)La gente che cade. più è rocambolesca e fuori contesto la cosa, più è intrattenibile la reazione di risata.(e sono quasi fisioterapista, no bene)
2)Quando la Morri salta su con un gergo popper, che l'ultima volta lo avevo sentito che eravamo in 3 superiore.
3)Battute demenziali.
4)Le imitazioni riuscite.
5)Ace Ventura.
6)Immaginare scene in cui faccio qualcosa di terribilmente vergognoso, in un contesto che richiede serietà, immaginarmi le conseguenze. (sputare su un muro in mezzo al corridoio di Baggiovara).
7) Raccontare con enfasi una cosa spiacevole che mi è successa alle mie amiche.
8) La duca che fa il gesto dell'eloquenza.soprattutto se inerente (il 99% delle volte) al grande e inflazionato tema GELOSIA.
9)Gli strafalcioni
10)Chi racconta le proprie figure di merda atomiche con ironia.
11)I commentio della Gialappas.
12) i "tra".
13) Le facce.
14) La savo che mi chiama da Milano col morale in culo dicendomi che al Placement test ha fatto "LIVELLO SCHIFOMERDA"
15) Mettermi a pensare a gag storiche poco prima di dormire, ridere da sola nel letto, ridere ancora di più proprio perchè mi rendo conto che sto ridendo nel letto.
16)Quando sto facendo qualcosa che non sono brava a fare,e guardarmi improvvisamente da fuori.
17)Fabio De Luigi.
18) Antonio Albanese.
19)Gli arrivi dialettali degli over 70, ma gli arrivi dialettali in generale.
20) Gigi Proietti.
21)La patti che al telefono con una Francese, parlando in inglese, una volta ricevuta la comunicazione delle piazzole terminate nel campeggio, esclama "ah....nothing!" (ah, niente!)
22)I soprannomi delle medie.
23)Mio fratello, quel coglionazzo.
24) Lele che imita sua madre quando gli dice che è la figlia che non ha mai avuto.
25) Mia madre quando usa termini popper, e mi dice che effettivamente quella canotta da sola è "da nerz".
26) I cipollini (bimbi da 1 a 3 anni) che ridono, o fanno le loro gag.
27)Le foto imbarazzanti.vedi sopra.
28) Chattare con la patti, dove più volte sono arrivata a piangere.
29) Le altre quando mi sfottono per come ero da piccola.
30) La savo che salva sua madre sul cellulare come "macigno", perchè "è pesante", e tutte le volte leggere la chiamata in arrivo "macigno cell".
domenica 9 gennaio 2011
Fanculomerda.
Presentando in anteprima nello spazio "titolo" l'imprecazione ufficiale del 2011, sputo anche un po' di merda sulla pagina blu, che ormai è abituata ai miei mistrattamenti, a incontrarmi solo col culo di traverso.
In questo momento sono una stronza. Non scrivo tutto ciò che vorrei perchè non posso, e soprattutto non voglio, ma un po' mi crogiolo nella sensazione di rabbia giustificata.
Non lo sono quasi mai.
Roghi, scene memorabili di crocifissione verbale, uscite di scena teatrali popolano miei pensieri senza il fastidioso guinzaglio del senso di colpa. scorazzano, sono hoolingans a piede libero nel mio cervello.
Una meraviglia.
Vado a letto.
In questo momento sono una stronza. Non scrivo tutto ciò che vorrei perchè non posso, e soprattutto non voglio, ma un po' mi crogiolo nella sensazione di rabbia giustificata.
Non lo sono quasi mai.
Roghi, scene memorabili di crocifissione verbale, uscite di scena teatrali popolano miei pensieri senza il fastidioso guinzaglio del senso di colpa. scorazzano, sono hoolingans a piede libero nel mio cervello.
Una meraviglia.
Vado a letto.
martedì 4 gennaio 2011
Punta F, mi raccomando
Sennò esplodo.
Giro attorno alla pagina psichedelica excel come un bambino attorno al tavolo dei compiti in sala, come un gatto attorno alla bacinella dell'acqua.
Che palle che palle che palle.
Scrivo i titoli di ciò che contengono sui cd anonimi (diversi, devo dire), tali da quando l'ultimo indelebile punta F. mi ha abbandonato.
L'ho ricomprato ieri, e adesso lo faccio, ordinatamente, mi calma.
Ordino le mie cose solo quando percepisco disordine dentro.
Nell'impossibilità di ordinare ciò che percepisco come tendente a infinito ( e la x sia chiaro è il casino), ordino la scrivania.
Il tratto è bellissimo, scrivo bene sopra ai cd.
Giro attorno alla pagina psichedelica excel come un bambino attorno al tavolo dei compiti in sala, come un gatto attorno alla bacinella dell'acqua.
Che palle che palle che palle.
Scrivo i titoli di ciò che contengono sui cd anonimi (diversi, devo dire), tali da quando l'ultimo indelebile punta F. mi ha abbandonato.
L'ho ricomprato ieri, e adesso lo faccio, ordinatamente, mi calma.
Ordino le mie cose solo quando percepisco disordine dentro.
Nell'impossibilità di ordinare ciò che percepisco come tendente a infinito ( e la x sia chiaro è il casino), ordino la scrivania.
Il tratto è bellissimo, scrivo bene sopra ai cd.
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