mercoledì 18 novembre 2009

più scenate patetiche, più, più!!!


"Che cosa è venuto prima: la musica o la sofferenza?
Ascoltavo la musica perché soffrivo? O soffrivo perché ascoltavo la musica? Sono tutti quei dischi che ci fanno diventare malinconici?
La gente si preoccupa perché i ragazzini giocano con le armi, perché gli adolescenti guardano film violenti; c'è la paura che possano sviluppare la cultura della violenza. Nessuno si preoccupa dei ragazzini che ascoltano migliaia di canzoni - migliaia, letteralmente - che parlano di cuori spezzati, e abbandoni e dolore e sofferenza e perdita. Le persone più infelici che conosco, dico in senso amoroso, sono anche quelle pazze per la musica pop; e non sono sicuro che la musica pop sia stata la causa della loro infelicità, ma so per certo che sono persone che hanno ascoltato canzoni tristi più a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie"

Alta fedeltà, Nick Hornby.




aprirò una nuova "label" dal titolo "quelle righe che leggi due volte"
Frena, fermi tutti, niente assolutismo, molto molto semplicemente, mi ha fatto pensare, cazzo io l'ho sempre creduto..l'enorme influenza della musica per chi se ne alimenta, soprattutto in determinati periodi della vita, come dire..più..impressionabili..come la carta da foto.
E' un'idea interessante, secondo me c'è del vero.e assieme alla musica metto i film, i viaggi mentali, i libri..sempre a impersonificarsi in emozioni che riportano a malincolnia, tristezza..
boh vabè sto sforando, non avevo pretese di illuminazione..semplicemente leggo il libro, trovo un paragrafo interessante, lo posto.

Ma cioccan,c'ha ragione, facciamocela na cazzo di risata.ecchecchezzo.

semplicemente piacevolmente sorpresa di non essere stata l'unica ad aver fatto sta pensata, come dimostro col quotaggio sopra, l'ha fatta anche nick hornby, noto scrittore di romanzi, inglese. ti stimo fratello.mi piace la tua ironia, cioè..cruda..nuda.
"pensa bello" , il caro nick.


buonanotte.

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